venerdì 13 dicembre 2019
I draghi
I draghi sono delle creature mitologiche ed esistono da quando ne abbiamo memoria.
Il loro aspetto cambia dai vari paesi, ad esempio in Occidente il drago è un creatura mostruosa, maligna, distruttrice ed è considerata un male per l'uomo, invece in Asia, il drago è una creatura antica, saggia, rispettosa e affascinante ed è considerato come il concetto di bene.
Si differenziano anche nell'aspetto fisico, ad esempio in Occidente il drago è spaventoso, grosso e con due ali possenti e con zampe dagli artigli grossi e appuntiti e moltissimi denti, e molti draghi occidentali sputano anche fuoco e a volte veleno. I draghi asiatici hanno un aspetto fisico molto particolare, innanzi tutto non possiedono le ali e hanno un corpo di serpente molto lungo, quattro zampe di pollo, una testa di coccodrillo, e baffi simili a quelli di un pesce gatto e una criniera e corna di cervo.
I draghi più conosciuti oggi forse sono Smaug, de Lo Hobbit, Viserion, Rhaegal, Drogon, i draghi de Il trono di spade, che sono delle viverne ovvero draghi con due zampe posteriori e con le zampe anteriori attaccate alle ali, poi ci sono: il drago di Malefica, il drago di Shrek e Grisù che sono molto particolari ribaltando a modo loro il concetto di drago medievale. Dalla parte dei draghi asiatici c'è Shenron, il drago di Dragon Ball, Falcor, il drago della Storia infinita, Mushu, il drago di Mulan, che ha solo l'aspetto di un drago cinese, infatti è molto sbadato e non molto saggio.
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Francesco Bergamini, Stefano Ferrazin
venerdì 6 dicembre 2019
Haiku siberiani

Il libro in Lituania è stato editato da Aukso Zuvys, ed è già alla quinta ristampa, e in Italia invece è stato editato da Topipittori ed è stato inserito nella collana de "Gli anni in tasca" che raccoglie dei libri di memorie d'infanzia. Le due autrici sono anche andate in Italia a presentare questo libro, nelle città di Bologna, Genova, Pisa, Roma e Milano. Questo progetto è stato promosso dall'ambasciata lituana a Roma.
Questa è una storia familiare, in particolare del padre di Jurga, che al tempo era ancora un bambino, Algis.
Siamo nel 1941, nella Lituania occupata dai nazisti.
Algis assieme alla sua famiglia vengono deportati in Siberia in dei campi di lavoro dai sovietici.
Il viaggio e l'esperienza in Siberia vengono raccontati attraverso gli occhi di un bambino e vengono descritte con quella fantasia infantile.
Oltre le testimonianze del padre, Jurga usa anche un taccuino della nonna, anche questa deportata.
La vita dei deportati lituani ritornati dai campi, non torna come prima. Infatti la Lituania resta sotto il controllo dell'U.R.S.S fino al 1990, che diventa ufficialmente indipendente. fino a quel momento nessuno dei reduci della Siberia racconta le proprie storie, vengono solo tramandate in famiglia, come per il caso della famiglia di Algis. Questa storia Jurga se la tiene dentro per molto tempo. Quando ne ha avuto l'occasione, ha subito voluto raccontarla, sia a grandi che a piccini.

Francesco Bergamini
mercoledì 4 dicembre 2019
E dopo gli Haiku...
Carissimi,
grazie per aver partecipato alla presentazione del libro Haiku siberiani presso la nuova libreria per ragazzi L'amico immaginario, a Genova in via Luccoli...
...con Barbara Schiaffino della rivista Andersen.
E grazie anche a chi ha preso parte al laboratorio del pomeriggio presso la nostra sede.
grazie per aver partecipato alla presentazione del libro Haiku siberiani presso la nuova libreria per ragazzi L'amico immaginario, a Genova in via Luccoli...
...con Barbara Schiaffino della rivista Andersen.
E grazie anche a chi ha preso parte al laboratorio del pomeriggio presso la nostra sede.
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